Dizionario garfagnino

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USCIÓLO

s.m.

Piccola apertura in un muro che consente di entrare e di uscire in (o da) un locale nonché la porticina d’ingresso relativa. Il vocabolo, riferito ad una apertura più piccola dell’uscio, era utilizzato per identificare quella del cijere(ved. supra), del porcile o di altri locali di modeste dimensioni (capannotti per la caccia, gabinetti, pollai). (Bonini, Ugello in gapia, 30. “Merlo che canti da matina a sera / mentre stai nella gapia rinserato / el tu’ canto .un è canto, ma preghiera / di podè ave’ l’usciolo spalancato”). Caratteristica è la locuz. idiom. garf.be’ anco l’usciolo delle botti nel significato di ‘bere in modo esagerato, essere un bevitore accanito’. Stesso etimo di uscio.