Torna indietro
ÒMO SALVÀTICO
s.m.
Personaggio fantastico del folclore garfagnino; individuo schivo, taciturno, muscoloso. Viveva tra la Pania della Croce e il Monte Corchia. Per quanto d’aspetto poco rassicurante, era in fondo un bonaccione, dotato di un’arguzia tutta sua: infatti era triste se c’era il sole, in quanto dopo sarebbe venuto il brutto tempo e, viceversa, felice se il tempo era brutto, perché foriero di clima migliore. I pastori lo avevano accolto nel villaggio, per approfittare della sua saggezza ed esperienza, ed egli, per ricambiarli, aveva insegnato loro a ricavare burro, ricotta e formaggio dal latte. Gli stessi pastori però, dopo averlo ammirato per tali insegnamenti, visto che non aveva altro da offrire, lo avevano scacciato ed egli, allontanandosi, li aveva apostrofati dicendo: “Poveri sciocchi, se mi aveste tenuto con voi, vi avrei insegnato anche a cavar l’olio dal latte”. Era poi scomparso nel bosco lasciando i pastori amareggiati e delusi per la loro stoltezza. Per una più completa informazione cfr. Lorenza Rossi, 49.