Dizionario garfagnino

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MÓNTE

s.m.

Montagna, grande e naturale rilievo della superficie terrestre. Si riporta questo vocabolo per ricordare l’espressione – presente nella lingua italiana, ma non impiegata con la stessa frequenza di quanto avviene nel dialetto garf. – ‘andare (mandare) a monte’, con il significato di ‘annullare, vanificare, non portar a termine’. La locuzione è particolarmente utilizzata nel gioco delle carte, allorché – per un errore o contrasti fra giocatori – si ritenga giusto od opportuno annullare la partita e ricominciare di nuovo.L’origine di questo modo di dire sembra derivare dal fato che, un tempo, ‘monte’ era il luogo dove si recavano i debitori insolventi per cedere i loro beni e poter onorare gli impegni assunti. Dunque, chi ‘andava al monte’ era uno che aveva disperso, vanificato le proprie sostanze e doveva ricominciare da capo. Con riferimento al gioco delle carte, il ‘monte’ sarebbe il mazzo dal quale si distribuiscono o si ‘pescano’ le carte: in caso di irregolarità, i giocatori dovranno restituire quelle che hanno in mano, le quali torneranno al ‘monte’ per dar vita ad una nuova partita, venendo annullata la precedenteDal lat. mons, ‘monte’.