Dizionario garfagnino

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GARBA’

trans.

Coniugato come ama’. Piacere, andar a genio (mi garba quel vistito). Esser attratti da una cosa, un tipo di attività, una persona, trovarla interessante (m’ han ditto che ti garba la Luisa; mi garba anda’ a caccia; ’un mi garba lavora’ anco la dumenica) e, per estensione, ‘gradire un cibo, trovarlo di proprio gusto’ (mi garbinio i maccheroni: ’un mi garba la pasta troppo cotta). (Pennacchi, Il Togno e il su’ primo amore, 54: “Mi garbava e decisi tra me e me / di faje la proposta di sposà”; Santini, La radio, 15: “Ma a me ’un mi garba d’esse cojonato”). Il verbo è comunissimo in tutta la Toscana, non solo in Garfagnana. Deriva da garbo, parola di etimo controverso, con il significato di ‘modo aggraziato di agire, di muoversi e di comportarsi’. Devoto-Oli, 980 lo fanno risalire al got. garws ‘ornamento’.