Dizionario garfagnino

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CAVÈSTRO

s.m.

Fune, corda di un certo spessore. Erano curiose le espressioni datemi un cavestro; qui ci vole un cavestro, pronunciate quando nei bar, nelle trattorie o tra amici, veniva portato in tavola un fiasco (o una bottiglia) di vino striscin (ved. infra), caratterizzato da scarsa gradazione alcolica, ma tanto aspro e acidulo che, bevendolo, faceva fremere tutto il corpo, per cui, con simpatica iperbole, si sosteneva occorresse essere legati alla sedia da un cavestro, per non correre il rischio di sobbalzare e cadere a terra. Variante di capestro derivato dal lat capistrum ‘cavezza’ (Battaglia, II, 682).