Dizionario garfagnino

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TÒRCHIO 1

s.m.

Strumento di antica concezione con macine e presse per stringere e spremere (in specie le vinacce e le olive). Pennacchi impiega il vocabolo nella poesia Il Togno e il su’ primo amore, 54 per illustrare come vorrebbe stringere a sé la sua amata: “Mia cara Uliva, il bene che ti vojo / è cusì grosso che vorei vini’ / un torchio cume quelli del frantoio / per podetti striccà sempre cusì”). Ovviamente con la stessa etimologia data per torchia’ (ved. supra).