Dizionario garfagnino

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RIVA’

intrans.

Coniugato come ama’. Arrivare, giungere, anche di cose spedite (m’è rivo un pacco da Lucca) nonché nei molti significati traslati presenti anche nella lingua italiana. (Pennacchi, Mostre di donne!, 21: “Mi dici cume fa una disgraziata / cun la fijola, il nonno e la cognata / e il marito che ’un riva anco a quaranta?”. Ancora Pennacchi, L’austerità, 137: “Robba che un fessaccio cume il Togno / nun ci sarebbe rivo gnanco in sogno”). Come per rampica’, anche qui si verifica un’ipotesi in cui il dialetto garf. − che non di rado antepone ai verbi il suff. ra o ar − fa l’esatto contrario, elidendo la ar della voce italiana. Dal lat. volg. adripare, nel senso di ‘approdare, giungere a riva’ (Devoto-Oli, 171).