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RIBÒTTA 1
s.f.
Spreco, scialo ed anche ‘scarto, cosa scadente’. (Santini, L’eguajanza, 22: “Facevin qualche volta i tajarini / ma j parevin ropa da ribotta”). Battaglia XVI, 27, dando al vocabolo la definizione peggiorativa di ‘gozzoviglia, baldoria’, lo riconduce al francese ribote, deverbale da riboter che è alterazione di ribauder, a sua volta denominale di ribaud ‘ribaldo’.