Dizionario garfagnino

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PAN

s.m.

Pane; in tutti i significati e le accezioni che ha la parola nella lingua italiana. A titolo puramente esemplificativo citiamo: bon cume il pan; dammi un tozzo di pan; pan all’olio; pan e acqua; ’un è pan per i mi’ denti ecc. (Pennacchi, Santa Maria e Ferragosto, 118: “Dopo la prima messa, di bonora /… / partivamo vistiti dalle feste / …/ inzeppi di pan fresco, di prisutto..”). Tipicamente garfagnina la locuz. idiom. – oggi quasi del tutto dimenticata – (per la scomparsa della relativa usanza), pan dei morti che indicava un pane fatto in casa, in occasione della morte di qualcuno, ed offerto in dono ad amici e conoscenti affinché pregassero per l’anima del defunto (per la differenza con l’analoga espressione ben dei morti ved. supra morto). L’usanza del pan dei morti è ricordata, con la consueta cura, da Lorenza Rossi, 133. Dal lat. panem, acc. di panis ‘pane’. dal quale derivano anche tutti gli altri vocaboli il cui nome richiama il ‘principe dei cibi’.