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ORBÀCO
s.m.
Alloro. Il vocabolo ricorre anche in un fiore (ved. supra), cantato dagli stornellatori e riportato da “La gente garfagnina dicea…così”, 60: “Fiore di riso / la passera fa il nido nell’orbaco / la donna quando canta vol marito / e l’omo quando fistia è innamorato”. Etimologicamente deriva dal lat. lauri bacca. Mestica, 59 richiama più semplicemente il lat. laurus. Battaglia, XII, 9 è più preciso ed afferma trattarsi di voce di area sett. e toscana derivante da orbacca ‘bacca, frutto del lauro, falsa drupa ovale nera e lucida che contiene un olio grasso e sostanze aromatiche.