Dizionario garfagnino

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MONDÍNA (MUNDÍNA)

s.f.

Caldarrosta. Il Battaglia (X, 783) dà al vocabolo il significato di ‘castagna lessa’. Ciò non vale in Garfagnana dove le mondine (o mundine) sono le caldarroste; le castagne lesse si chiamano ballotte o ballucciori (ved. supra per entrambi i vocaboli). Bonini, Un cunsijo, 78 “…i duelli di sciapole e pistole / li farancul vin e le mundine”. Nella lingua italiana la parola identifica (rectius identificava) le ‘mondariso’, donne che, da varie parti d’Italia, in specie del Nord, si recavano nelle risaie per liberare le coltivazioni di riso dalle erbacce infestanti, sottoponendosi ad improbe fatiche e tribolazioni per lo più in cambio di un compenso inadeguato. Con questa accezione il vocabolo è ignoto al dialetto della Garfagnana che – per quanto fosse in passato terra di emigranti e di persone non certo refrattarie a sottoporsi a lavori stressanti, faticosi e poco remunerativi (si pensi ai carbonai o ai minatori) – non offrìva, in genere, mano d’opera per questo tipo di lavoro, diversamente da quanto avveniva invece per baliatico (ved. supra), pure genere di lavoro femminile. L’etimologia della parola è da ricercare nel fatto che le mondine, prima d’esser consumate vanno ‘mondate’, pulite, cioè private della buccia e della pecchia (ved. infra).