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MÓJA
s.f.
Moglie. Il vocabolo, già poco frequente in passato( ed oggi praticamente del tutto abbandonato, si trova ancora – sempre che non si tratti di un refuso – in (Pennacchi, Il Togno al Mercato Comun, 114: ”Da prima ci restai un popo’maletto / perché m’ero deciso di compra’ / (se in qui’ posti podevo risparmia’) / le scarpe per la moja e un maialetto”).