Dizionario garfagnino

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MÀGO

s.m.

Orco. In questo senso lo troviamo utilizzato dal narratore della novella Tredecin in Fole di Garfagnana, 1.116.Dal lat. magus derivato dal gr. màgoa sua volta dal persiano magush, così il Diz. Etimol. Rusconi, 599 che precisa al riguardo come” la voce persiana secondo alcuni significhi ‘grande’, mentre per altri sarebbe da accostare al termine, sempre persiano, magidan ‘purificare’. Probabilmente è la identica voce con doppio significato come farebbe credere il sanscrito mahati ‘ingrandire, e figuratamente ‘onorare’e quindi‘sacrificare’accanto a mahant ‘grande’.I maghi costituivano presso i Persiani una classe sacerdotale come i Leviti presso gli Ebrei”.