Dizionario garfagnino

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J

Pron. pers.

Gli, le,loro, a lui, a lei, a loro, ad essi, ad esse. Il dialetto della Garfagnana, come il toscano in genere, non fa distinzione tra masch. e femm, singolare e plurale per la terza persona dei pronomi personali (complemento) e le particelle pronominali, usando sempre j. Quindi, ad esempio, avremo io j dissi; io j feci (a lui, a lei, a loro, ad essi, ad esse) eccetera. Cfr. Bonini che usa . per ‘a lui’ (“j ho porto du’ fagioli e du’ patate”, 46; “io mi domando se non j pare assa’ ”, 63 ; “j direm che c’è stata la faina”, 76), ma anche per ‘a lei’ (“io veramente ‘nun j davo retta”, 22 ; “volevo dij tanto”, 82), per ‘ad esse’ (“e che alle donne j sta drento alla bocca”, 77) e per “ad essi” (“nel daj da mangià questa matina”, 34). Anche Pennacchi non fa differenze ed avremo così . per ‘a lui’ (“per fallo smette…/ j ordinai del prosciutto e del salame”, 142), per ‘a lei’ (“vorei…sol che j venisse un cecchio in della lingua”, 15) e per ‘ad essi’ (“j’e bucherò le gomme alle vetture…j e metterò ij sprocchi alle frescure”, 39). Così pure Santini usa . per ‘a lui’ (“Mi dici un po’ j fece, 18), ‘a lei’ (…e scusi se j apiam rotto i cojoni, 21), ‘a loro’ (ma j parevinropa da ribotta, 22). La lettera . sostituisce spesso il gruppo di consonanti gl. In mancanza di una codificazione scritta del dialetto garf., le parole con tale gruppo consonantico potranno essere scritte secondo la grafia italiana o, appunto, con una semplice . o una . (soluzione, quest’ultima che ci sembra preferibile).