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GÀLLO
s.m.
Il maschio della gallina. Uccello domestico del genere dei gallinacei. Ma tale accezione non è certo tipica ed esclusiva del dialetto della Garfagnana, nel quale invece troviamo spesso l’espressione usata nel senso di ‘uomo che corteggia tutte le donne con un ben preciso scopo’. Assai simpatica la locuzione prende gallo con il significato di ‘insuperbirsi, montarsi la testa, imporsi’ (se continui a daji ragion, va a fini’ che prende gallo e ’un lo teni più). Nel senso comune di ‘gallo’ vedi invece Pennacchi, L’ora legale, 11: “E quand’e di bonora il martedì / per andà a Lucca m’en doveo partì, / pensai di regolammi cul mi’ gallo / ma persi il treno e mi toccò mangiallo”. Come i vocaboli precedenti, aventi la stessa radice, l’etimologia è da ricercarsi nel lat. gallus.