Dizionario garfagnino

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FÒLA 1

s.f.

Fiaba, favola. In italiano ha più il senso di fandonia, bugia, diceria, mentre nel dialetto garf. prevale il significato originario di ‘racconto fantastico per i bambini’. Le fole garfagnine, che nonni e genitori raccontavano ai loro pargoli, non erano tanto quelle classiche (Pinocchio, Biancaneve, Cenerentola, Cappuccetto Rosso, Il gatto con gli stivali, ecc.), ma storie che affondavano le loro radici nelle leggende locali; erano caratterizzate dall’elemento soprannaturale, popolate da personaggi fantastici (spiriti, draghi, fate, maghi e folletti), da figure di alta nobiltà (re, regine, principi, principesse) ed avevano non di rado per protagonisti giovani popolani di vivace intelletto (Bonini, Gnanco i vecchi ci credin più, 66: “…un prete vecchio, pataccoso e brutto / questa foletta j volea fa’ crede”). Il vocabolo è usato anche da Pennacchi, Il Togno al Mercato Comun, 115: “Sirè più bello che contà una fola / a dì quel che successe in quel viaggio”. Dal lat. fabula ‘favola, racconto’.