Dizionario garfagnino

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DESINA’ (DISINA’)

intrans.

Coniugato come ama’. Pranzare, consumare il pasto principale della giornata che, per tradizione antica, era quello di mezzogiorno. La parola è usata a volte anche come sost. nel senso di vitto; ma in questo caso (ved. infra desinare),il vocabolo ritrova la forma completa e non tronca: (qual è oci il noscio desinare?).Cfr. Santini, Elezioni amministrative, 29 dove il vocabolo è usato sia come voce verbale che quale sostantivo: “Va ben cun ben; andiam pure a votare, però, se adesso desini a ricotta / e a neccia vecchia, questo desinare, / credi, nun cambia gnancocun la lotta”. Dal franc. ant. Disner (Devoto-Oli, 677) a sua volta derivato dall’unione delle parole lat. dis avente funzione privativa e jejunium ‘digiuno’, letteralmente, dunque, ‘interrompere il digiuno’.