Dizionario garfagnino

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BUSCÍNA

s.f.

Vitella, manzetta, giovane vacca (Pennacchi, Il Togno e la Nena, 103: “Quel giorno lì mì pa’ m’eva lassato / a fa’ il letto pulito alla buscina”). Il vocabolo è menzionato anche dal periodico “La Garfagnana”, tra le voci dialettali della nostra valle. Odorico Bonini cita, come vocabolo tipico di Sillico, muscina: quest’ultima variante è utilizzata anche da Valiensi, Il cagio, 113: “Quand’ero cicco, a sera andavo a vejo / da chi avea di pegore‘n branchetto / o ’na muscina con il vitelletto”. Questa variante pare più un metaplasmo di buscina, di più facile etimologia (dal lat. bos‘ bue, vacca, giovenca’ - D’Arbela, Annaratone Cammelli, 122), anche se potrebbe ravvisarsi un collegamento di muscina con ‘mucca’ che è però vocabolo poco comune nel dialetto garf. Battaglia, II, 427 riporta la parola buessa ‘vacca’(derivata dal lat. bos‘bue’) di cui buscina potrebbe rappresentare il dimin. attraverso una forma buessina.