Dizionario garfagnino

Torna indietro

BÍSCIO

s.m.

Serpente, biscia. Per quanto tutti i serpenti siano bisci, con questa espressione si fa riferimento in specie a quelli non velenosi (attento, quella è una vipera, ’un è un biscio). (Bonini, La mamma al su’fijolo, 92: “Eppo’, se nun t’avesse cresimato / chi ti caverebbe dall’Inferno / co’bisci e colle bote a fa’ mercato?”; Pennacchi, La prutesta, 51: “Nun capisci / che ciàn visto certi bisci / cusì grossi e cusì lunghi?”). Da notare il cambio di genere, rispetto all’italiano ‘biscia’. Dal lat. volg. bistia(Palazzi, 165) per il classico bestia ‘bestia’. Borgonovo-Torelli, 52 chiariscono che il vocabolo ha subito un progressivo svilimento nel significato: da ‘bestia generica’ a ‘bestia nociva’ per divenire quindi quella ‘più nociva in assoluto’.