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PASTRÀN
s.m.
Soprabito da uomo, con un’accezione forse meno negativa del significato italiano attuale divenuto leggermente dispregiativo, con il senso di ‘cappotto fuori moda o indossato da gente alla buona, che non bada tanto all’eleganza’ (Bonini, Dundulin, 55: “s’eva freto, caso stran, s’avvolgeva nel pastran”). Da pastore, mediante la supposta voce pastorano (Mestica, 1132); Passerini Tosi, 1068 lo dà invece come vocabolo di etimo incerto; Palazzi, 808 offre l’etimologia forse più fantasiosa, certamente quella più curiosa e simpatica, facendo derivare il termine dal nome di un Duca di Pastrana presso Madrid che avrebbe diffuso l’uso di tale indumento, (quasi antesignano del ‘Montgomery’), tesi su cui concordano anche Devoto-Oli, 1641 e Battaglia, XII, 804.